Loris De Simone

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Un pamphlet in pieno Covid, a quattro mani con la nostra autrice Maria Pellino - supporto a romanzare il seguirsi degli eventi immaginati nel libro - mentre il nostro Autore, Medico di base in provincia di Pistoia, dice la sua sul periodo, anzi la fa dire ai vari protagonisti, che in quel momento, come noi tutti, stavano vivendo dubbi e speranze del finirà bene...

Loris De Simone

Loris De Simone, nato nel 1958, in una piccola borgata alla periferia di Montecatini Terme, laureato a Pisa in Medicina e Chirurgia nel 1984, ha lavorato per anni nell'equipe del Prof. Pinchera, chiarissimo Professore di Endocrinologia dell'Università di Pisa, dove ha conseguito la Specializzazione in Endocrinologia e Malattie Costituzionali nel 1988. Iscritto alla Scuola di Specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia diretta dal Prof. Fioretti, conseguendo il Diploma nel 1994. Ha pubblicato vari lavori scientifici e partecipato attivamente a vari Congressi. Sotto il profilo lavorativo, prima di conseguire i Diplomi di Specializzazione, ha lavorato come Medico di Famiglia in piccoli paesi della Montagna Pistoiese, acquisendo quelle nozioni pratiche che sempre hanno caratterizzato la sua attività, svolta con "buon senso" e competenza scientifica. Dal 2000 è Dirigente Medico presso ASL 5 Pisana, come Specialista Ambulatoriale oltre a svolgere attività professionale privata come Specialista Endocrinologo e Ginecologo in vari ambulatori della Valdinievole, terra in cui è nato e vissuto.

Commento al libro, di Fabio Martini

Una collana di veloce e di spigliata forma, che lega la voglia di scrivere e di farsi sentire con ampia gamma di volontà e tematiche. Sappiamo tutto del Pamphilus seu de amore ed è inutile che ci si dilunghi, ma nella sua massima espressione parliamo di un opuscolo, come vuole la tradizione, di pochissime pagine, quarantotto per la precisione, sottoforma di quadernetto, tipo quelli dell’infanzia di alcuni di noi, dalla copertina in tinta unita.

A volte poeticamente dissolutivo o pseudo religioso o qualsivoglia polemico, controcorrente, a volte persino matto, dove l’autore ritrova sotto la sua unica responsabilità, tematiche a lui care, entro le quali, non troverebbe editore alcuno se non una esperienza come la nostra, rivolta al multi-pensiero piuttosto che al pensiero unico vigente e dove l’autore sostiene, in esso, un argomento di attualità, in modo dichiaratamente di parte e con intento polemico o satirico con lo scopo di risvegliare la coscienza popolare su un tema scelto.

L’enunciazione è sempre in prima persona e assume toni critici e irriverenti a volte, utilizzati per diffondere come in uno sfogo estemporaneo, una reazione viscerale di fronte a una situazione che parrebbe non più sostenibile.

Un altro tratto tipico è l’equiparazione della presa di parola a un atto di coraggio: l’autore è, nella generale acquiescenza e omologazione delle idee, l’unico individuo in grado di cogliere gli eventi nella piena luce della verità.

Chi scrive risponde a un imperativo ineludibile che proviene dal proprio io interiore e non nutre la speranza, considerata illusoria, di poter modificare il corso della realtà. Il tono è convenzionalmente vibrante; largo spazio è lasciato a locuzioni ingiuriose e all’invettiva – laddove secondo l’autore necessita – e il pathos è onnipresente e il suo veicolo principale sono le figure retoriche, tra cui soprattutto metafore, ossimori e antitesi.

Poiché colui che scrive presenta le proprie convinzioni come frutto dell’evidenza del suo sguardo sulla realtà, l’argomentazione è in genere scarna, la ricerca delle prove appare superflua e le posizioni avversarie o l’ingenuità dei lettori sono spesso oggetto di ironia e sarcasmo.

Riguardo noi come vedete ci siamo appropriati di tutto il classico luogo comune, come se noi stessi attraverso la collana, fossimo il pamphlet dei nostri pamphlet. Buona lettura.