Stefania Aurigemma

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Stefania Aurigemma

STEFANIA AURIGEMMA, Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, da anni svolge attività di progettazione e docenza per lo sviluppo dei comportamenti organizzativi efficaci, della formazione manageriale e della gestione delle risorse umane presso primarie aziende nazionali ed enti pubblici. Recentemente ha orientato i propri interessi verso la psicologia del profondo ad orientamento junghiano. È amministratrice della pagina “Lettere dalle Nuvole” su Facebook su cui scrive pensieri e riflessioni.

DA “LETTERE DALLE NUVOLE” Ed. “L’inedito” (2018)

 

Donare sicurezza.

Dare nerbo e sostanza ai pregi.

 Accettare gli inevitabili difetti

riconducibili spesso a tenere e buffe manie

o ad umane comprensibili fragilità.

Irrinunciabile dono per chi amiamo

irrinunciabile tacita aspettativa da chi amiamo.

 

Accade ad un tratto di aver voglia di riflettere

e di trarne un piacere superiore al parlare o all’agire.

Il tempo si dilata ed il ritmo rallenta.

La mente ascolta ciò che il cuore le dice.

Sono gli altri a non capire.

Ma non fa nulla.

Sono distratti. Sono presi da altro.

DA “I TEMPI DELL’ANIMA”  Ed. “Luca Pensa” (2019)

 

Potenza espressiva degli atti mancati.

Comunicano per noi

anche quando proprio non vorremmo.

Hanno una voce flebile, non sempre si riesce

a comprendere bene cosa vogliano dire.

E allora

come un inciampo rallenta un percorso spedito

 l’atto mancato frena un discorso

un progetto, un impegno.

 A nulla serve lasciar correre

il messaggio è stato lanciato.

Si può solo tentare di capire

e, se possibile, perdonare.

 

Viziami.

In un segreto angolo

di questa vita dura, viziami.

Alleggerisci la mia vita dai pesi inutili.

Che importa se nessun altro lo farà

se le convenzioni comuni sono altre.

Resterà aver vissuto in un modo bello e felice

alieno dalle consuetudini, è vero

ma privarsene equivarrebbe a consegnare

l’immensità di un cielo azzurro estemporaneo

al grigiore perenne dell’autunno.

 

L’emotività a volte viene fuori

come un fiume in piena

il controllo viene meno

e le lacrime si impastano con le parole

creando un magma incandescente.

Lentamente rientra l’energia

si attenua il tormento

e si placano rancori remoti

eppure ancora vitali.