La scrittura è la realizzazione di un desiderio percepito chiaramente da piccola. C’è voluto del tempo per afferrare la prima riga, apparsa improvvisamente una mattina, verso i trent’anni. Non è mai tardi per la scrittura! Mi disse Lalla Romano, quando le portai da leggere il primo testo. Da allora ho continuato a praticarla, a misurarmi con le sue possibilità-asperità, senza pormi mete ambiziose, semplicemente amandola in modo consapevole. I testi che ho scelto per questa antologia, appartengono a una piccola silloge, inserita in un libro di scritture varie, intitolato Nella mia stanza (Editore Meligrana, 2018). Sono nati per caso in un momento particolare, una rarità quindi, nel senso che la poesia non mi appartiene. Detto ciò, so di sicuro che una vena poetica attraversa tutta la mia scrittura. È la parte di me più profonda, irriducibile, che mi fa essere quella che sono.
Autoritratto
Nell’ombra
fra ciottoli e terra smossa
l’estate si è distesa
disadorna
irrilevante
quasi sconosciuta
una mano appoggiata
al fianco sottile
la curva di un seno
appena disegnata
più mia
più ardua
più sola.
Fra grani di pioggia
Fra grani di pioggia e ricordi
stasera è una sera speciale
annidate dentro un libro
come ali di farfalla
ho trovato le tue righe
Pensa volevo darlo via
durante il trasloco
per un repentino desiderio di sfratto
a tutta l’anima
Quello che ho patito
le erbe maligne
delle aride attese
spazzate via
in un soffio.
Mare
Via
allontanandoci da là
verso l’estremità ovest
dopo aver attraversato in silenzio
un percorso carico di sospensione
disillusioni metà a ritroso
concave varcando rocce
e ancor più ancestrali emozioni
che il tempo non può correggere
né l’invisibile salsedine
né le tenui circostanze argillose
Come una pattuglia smarrita
fra verità primitive
calandoci giù
nel risveglio violento dei ricordi
fresco polposo frastuono
anfratto residuo di poche cose
per tentare di ritrovarci.
Sulla pianura padana
Sulla pianura padana
ci sono chilometri di strade
Le nostre prime passeggiate intorno a Milano
più avanti tra sperdute campagne
la casa di Ester
La reggia di Mantova
Profusione di infinite emozioni
nelle nostre chiacchiere sull’esistenza
problematici passaggi simultanei
ai brividi di freddo al groviglio
delle sterpaglie
uno stormo una volta
ha attraversato l’aria
sorvolando cascinali e nidi abbandonati
al nostro sguardo
I monti velati
i racconti di Celati
Le tempeste di occasioni sradicate
stagioni sempre colme
di ricordi
traghettati in filigrana.
Amici
Ciascuno di noi ritrova
il posto delle volte precedenti
molto consapevolmente io
di fronte in diagonale vicino
fra libri cercati istantaneamente
nella foga dei discorsi
intimamente
molto acutamente
una gioia.