SPONTANEISMO LETTERARIO

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SIAMO SEMPRE NOI NEL BENE O NEL MALE, CHE SCEGLIAMO ALLA FINE DA CHE PARTE STARE

La maggior parte della gente è predisposta al quieto vivere che il più delle volte diventa, suo malgrado, una sottomissione inconsapevole a farsi gestire in maniera totale da un pensiero unico, solo perché il più delle volte è più di facile comprensione.

Tale individui non hanno mai puntato sull'intelletto ed anche se apparentemente istruiti, hanno imparato in maniera nozionistica e mnemonica, solleticati solo dalle promesse che se avessero ubbidito e si fossero comportati diligentemente avrebbero trovato lavoro e avrebbero potuto continuare a vivere nel tanto amato quieto vivere; con l’anelato desiderio di divenire perfino uno dei tanti capi della congrega sistemica e sistematica.

Ma costoro non sono da biasimare, hanno fatto la scelta più semplice strutturandosi per campare al minimo sforzo: mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, uscire il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Vivono il presente, senza futuro. Non sono in grado di percepire altro.

C’è invece uno sparuto gruppo di persone - qualche milione nel mondo - che spesso in solitaria, si informano, studiano, leggono, elaborano ed esprimono un loro pensiero sociale, civico, filosofico, sfuggendo al controllo del sistema. Sono pochi. Combattono senza esclusione di colpi. Non hanno paura delle conseguenze. Rischiano l'isolamento continuo, la continua critica e il costante rischio di perdere tutto ad ogni istante ma continuano a combattere; sono santi guerrieri, in questo tutto loro, essere sociale. Liberi militanti delle libertà più comuni e del libero arbitrio, come diritto inalienabile.

Studiano il passato, vivono il presente, lottano per il futuro. Creano gruppi di aggregazione, cercano altri simili a loro, per operare ai fianchi del sistema. Hanno tempo. Non guardano l'orologio e vanno oltre il tempo stesso della loro esistenza. Vinceranno per il bene comune e per quell’identica comunità che usufruirà - come niente fosse - perfino di quei benefici. Ma ormai s'è capito, la maggioranza si è sempre mossa - e sempre si muoverà - come insetti necrofili, veloci, famelici e guardinghi; nocivi prima di tutto a loro stessi oltre che agli altri, ma purtroppo questo, non gli è dato sapere: essi vivono il presente, non conoscono il passato e rifuggono il futuro, nel quale, data la loro matematica assenza, per pochezza empatica non è ovviamente di loro interesse. Ma nulla è perduto, tempo ce n'è sempre in qualunque istante della vita, per scegliere da che parte stare...

Movimento dello spontaneismo letterario.  

   

«Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni  (segue…)

E. Montale

 

L’inedito Letterario nasce con l’intento di dare voce a chi non avrebbe alcuna opportunità di far leggere sé stesso agli altri. Nella esacerbazione della locuzione tanto cara al nostro essere intellettuale che chiunque, ha una storia da raccontare, rappresentiamo il pensiero originario del nostro intento, già statutario.

Questo non significa che tutto ciò che viene scritto viene comunque avallato a prescindere, ma valutato sì, per il contenuto, per forma e per destinazione. Tutti abbiamo diritto di dire la nostra… ed è un diritto Costituzionale.

Difendere questo diritto non è questione politica ma letteraria. E noi ci poniamo qui, per questo.